Riforma di Dublino, arriva c'è il 'no' di undici Paesi. Salvini: "Per noi è una vittoria"
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Direttore: Alessandro Plateroti

La prima vittoria di Salvini è a Dublino

Matteo Salvini

All’Italia si sono allineati Spagna e Paesi del gruppo di Visegrad. La riforma del Trattato di Dublino potrebbe dunque non arrivare.

Si rinforza il ‘no’ alla riforma del Trattato di Dublino sulla politica di asilo dei migranti. Come riferito dall’Ansa, al vertice dei ministri dell’Interno a Lussemburgo sono arrivati molti ‘no’, alcuni attesi, altri meno: all’Italia si sono affiancati la Spagna , alcuni Paesi del gruppo di Visegrad (Slovacchia, Ungheria), l’Austria, la Romania e la Slovenia. Non si sono espressi la Gran Bretagna, la Polonia e l’Estonia. Gli altri 18 Paesi lasciano la porta aperta al negoziato. Tra questi anche i mediterranei Grecia, Malta e Cipro.

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Riforma di Dublino, Tajani: “Bisogna ripartire da proposta Pe

Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha twittato: “La proposta del Parlamento europeo per la riforma di Dublino è l’unica che mette insieme fermezza e solidarietà. Su questa base gli Stati membri e il Consiglio devono lavorare. Per fermare l’immigrazione clandestina serve un piano Marshall per l’Africa e un accordo con la Libia e i Paesi di transito come quello fatto con la Turchia“.

Di parere opposto il ministro dell’Interno italiano, Matteo Salvini: “Questa è una vittoria per noi, sono molto soddisfatto. Noi avevamo una posizione contraria ed altri Paesi ci sono venuti dietro, abbiamo spaccato il fronte. Significa che non è vero che non si può incidere sulle politiche europee“.

Belgio: “La riforma del regolamento di Dublino è morta

Totalmente pessimista la linea del Belgio dopo il voto contrario di sette Paesi. Queste le parole del segretario di Stato all’Asilo belga, Theo Francken: “La riforma del regolamento di Dublino è morta. Non c’è una base sufficiente per andare avanti nella discussione. Molti Paesi hanno espresso resistenze importanti. Una volta che le frontiere saranno chiuse, tutti i Paesi mostreranno solidarietà. Ma questo non accadrà fino a quando la porta è ancora aperta. Prima chiudiamo le frontiere, poi potremo trovare un accordo su chi fa cosa“.

migranti
Fonte foto: https://www.facebook.com/CoispPolizia/

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ultimo aggiornamento: 6 Giugno 2018 9:52

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